A seguito le informazioni gentilmente curate da Patrizio Mornico - Novembre 2015:
Colma è un soleggiato paesello posto quasi
a sentinella della Valsesia a cavaliere di una spalla del Fenera.
Ripe boscose tappezzano il versante valsesiano mentre il
pendente o versante novarese va ricco di campi feraci e di
ubertosi vigneti, datori di vini frizzanti tra i quali van
giustamente rinomati quelli di Mollia d’Arrigo”( 1
).
Infatti la parte
dei terreni di Colma e di Castagnola che guardano verso il
novarese (a mezzodì), veniva denominata “ Pendente
Novarese” o “Pendente
“ e fu spesso oggetto di mire e di tentativi per
assoggettarla al Novarese.
Una
sentenza del 6 aprile del 1525 da parte del Commissario delle
tasse del novarese, Francesco Caccia, sanciva che tali territori
appartenevano alla Valsesia.
Ma la questione si
ripropose ancora il 29 settembre 1775, in quanto in quella data
veniva notificata l’aggregazione di parte del territorio di
Colma e di Castagnola detto “ Pendente” all’
allora Comune di Ara.
Il
reggente generale della Valsesia Avv. Giorgio Francesco Imbrico “
da buon zelante valduggese prese a sostenere le sue
ragione di proprietà e giurisdizione appoggiandone ad
ineluttabili documenti,per esso ricercati con gran fatica nei
pubblici archivi di Valsesia e di Torino,”(2) presso il re
Vittorio Amedeo III, assicurando così i territori in
questione a Valduggia ed alla Valsesia.
Fatta
questa breve introduzione, tento di ricostruire l’andamento
demografico della parrocchia di Colma attraverso i pochi stati
d’anime rinvenuti.
Infatti
l’inventario dell’ archivio parrocchiale di Colma,
redatto da Temporelli don Pietro, vicario economo, negli anni ’40,
per la Curia di Novara, riporta come esistenti solo gli stati
d’anime degli anni 1897, 1898 e 1942. Attualmente si sono
trovati in buono stato i volumi relativi agli anni 1897 e 1898,
mentre quello del 1942 risulta mancante.
Pare
singolare che,pur essendo la parrocchia di antica fondazione,- Colma
è separata da Valduggia nell’ anno 1608- (3) i libri
dei battezzati e dei morti sono tenuti dal 1616-, gli stati
d’anime si rivengono, come sopra ricordato, solo dal 1897.
Gli stati
d’anime degli anni 1897 e 1898 (quest’ ultimo è
compilato nel mese di ottobre, vedi tabella A) sono redatti dal
Sac. Antonio Respigni viceparroco.
C’è
poi un aggiornamento dei medesimi, sempre ad opera di don
Respigni al 22/10/1900.
Vi è
un ulteriore aggiornamento nell’ anno 1911 da parte di
don Leonardo Fiacconi; sempre a margine di tale aggiornamento vi sono
indicate le famiglie e gli individui degli anni 1920, 1921 e 1932.
Forse la
penuria di stati d’anime è dovuta agli incendi.
Ricordava il Lana nella “ Guida ad una gita nella
Vallesesia” a proposito della Colma “ questo
villaggio a motivo della sua posizioni è mancante di acqua e
non ha che un pozzo. Convien provvedersi d’acqua con lunghi
secchi alla distanza di circa 15 minuti. Esposto a tutte le
direzioni, ne segue che sia dominato da ogni sorta di vento; laonde
per disavventura avviene che si appicchi il fuoco a qualche casa, ben
difficile riesce d’estinguerlo, come due incendi lo
dimostrarono; l’ uno accaduto nel 1759, l’altro nel 1802,
nel qual ultimo in brev’ora 22 case caddero incenerite.”
Si
ritiene probabilmente che in tali frangenti siano stati posti in
salvo i libri più importanti, quelli che dovevano
documentare i passaggi significativi di una persona quali:
battesimo, matrimonio e morte e lasciati gli altri.
La
mancanza di dati antecedenti,può essere, in parte, sopperita
altrove.
Infatti
nelle note sulla società valsesiana contenute nei verbali
della visita pastorale di Balbis Bertone (1760 e 1763) di A.
Papale in Valsesia sacra, Bergamo, 2009 a pag 189 vi è
indicato:
“Colma, 26 agosto 1760
famiglie 89 abitanti 396.
Incolae fere omnes cerdones
(calzolai) exeuntes in plures regiones sunt”.
Anche il
G. Lana nella sua pubblicazione “Guida ad una gita entro la
Vallesesia” del 1840 enumera per Colma 387 individui e 78
famiglie (vedi tabella B).
Poco
attendibile è invece la relazione di Filippo Domenico Beraudo
conte di Pralormo e primo pretore sabaudo, dopo l’annessione
della Valsesia al Piemonte avvenuta nel 1707 che riporta cifre “in
qualche modo gonfiate” (4): nella relazione sono indicate
per Colma 600 abitanti (5) come ne indica 700 per la sola
parrocchia di Arlezze, quando sappiamo che quest’ultima nel
1762 arrivava a 229 abitanti: in soli 55 anni non si possono
perdere 471 abitanti, e non si hanno notizie di eventi catastrofici
che potrebbero forse spiegare tale evenienza e pertanto non se ne
tiene conto.
Nell’anno
1978 la popolazione di Colma ammontava a 36 abitanti.
(Cfr.delibera programmatica
al piano regolatore generale del Comune di Valduggia, tabella n. 3).
Un cenno
al monte Fenera e alla chiesetta ivi edificata: lasciamo la parola
al Lana:
“Da
Colma in meno di 50 minuti si arriva alla vetta di questo Monte,
donde è concessa più ampia prospettiva circolare che
vi abbia in Vallesesia. Poco dopo il 1700, cioè al tempo del
parroco Rasario, che morì nel 1720 fu intitolata la
chiesuola sacra all’Immacolata, a San Bernardo ed a San Grato
che stanno effigiati nel quadro sopra l’altare.
Tutto
all’intorno non vi sono che bassi cespugli di nocciolo; e di
la guardando nella regione Valsesiana di Nord-Ovest si discerne
nell’ambito di otto parrocchie non meno di 42 campanili. Che
abbondante testimonianza di religione!”
Della
Relazione del Parroco di Colma, don Ferri Giovanni, redatta il 1°
aprile 1845 in occasione della sacra visita Pastorale e che
tratta dello stato personale e materiale della parrocchia, è
interessate trascrivere quello che si annota in merito alla
processioni:
“Si fa processione nella prima, terza e quarta
domenica d’ogni mese come anche in tutte le principali
solennità dell’ anno. In tali funzioni è sempre
stato l’uso della parrocchiale di Colma di fare la
processione. Si aggiungono quattro altre processioni, che all’
oratorio di San Bernardo (per ivi, cantare la messa) si fanno nei
seguenti giorni dell’ anno e cioè il dì di San
Bernardo, di San Grato, nell’ ultimo giorno delle Rogazioni e
nella festa dell’Immacolata Concezione di Maria. Tutte queste
processioni si fanno di giorno e non succede alcun disordine.
L’oratorio
di San Bernardo non versava allora (1845) in buone condizioni tanto
che in tale relazione è scritto “che si vuol
ristaurare entro l’estate prossimo”.
Di
seguito si elenca la popolazione di Colma degli anni 1898 e 1840
divisa per località:
tabella A)
|
Stato
d’anime
|
1898
|
Località
|
famiglie
|
Individui
|
Colma
centro
|
53
|
233
|
Rolliccia
|
2
|
9
|
Ovago
|
1
|
5
|
Cerianelli
|
2
|
11
|
Peccia
|
1
|
7
|
Paradiso
|
3
|
9
|
Agro
|
1
|
4
|
Orletto
|
1
|
7
|
Bertasacco
|
9
|
33
|
Mogliadarigo
|
4
|
19
|
totale
generale
|
77
|
337
|
Tabella B)
|
1840
Lana
|
|
Località
|
famiglie
|
individui
|
Colma
centro
|
57
|
282
|
Rolliccia
|
|
|
Ovago
|
|
|
Cerianelli
|
5
|
24
|
Peccia
|
|
|
Paradiso
casa Ragozzi
|
4
|
20
|
Agro
|
1
|
8
|
Ovago
ed Orletto
|
3
|
18
|
Bertasacco
|
7
|
28
|
Mogliadarigo
|
1
|
7
|
totale
generale
|
78
|
387
|
Tabella riassuntiva
anno
|
Individui
|
Nuclei fam.
|
|
|
1760
|
396
|
89
|
|
|
1840
|
387
|
78
|
|
|
1898
|
337
|
77
|
|
|
1900
|
260
|
81
|
|
|
1911
|
239
|
69
|
|
|
1920
|
200
|
57
|
|
|
1921
|
229
|
61
|
|
|
1932
|
162
|
*
|
|
|
1978
|
36
|
*
|
|
|
*
manca il dato
|
|
|
|
|
il
grassetto indica che degli anni citati esiste
la
suddivisione della popolazione anche per località
|
Il
grafico evidenzia meglio, visivamente l’andamento demografico
Elenco
dei cognomi rilevati nello stato d’anime del 1898
Colma
( centro parrocchiale )
Albertini,
Allera, Berlassini, Belletti, Bertolini, Bianchi, Fantini, Ferioli,
Franciscoli, Gaio, Iulini, Mo Allagranzina, Mo Costabella, Mo
Lassetti, Peroni, Godio, Porta, Santi, Tonetti,Valli, Zacco,
Zaninetti.
Rolliccia
Zaninetti,
Franciscoli, Belletti.
Ovago
Bonini.
Cerianelli.
Rotti.
Peccia
Ragozzi.
Paradiso e Casa Ragazzi
Ragozzi,
Tonetti.
Agro
Margaroli.
Orletto
Ragozzi.
Bertasacco
Allera,
Del Vecchio, Fantini, Margaroli, Tonetti,Tosalli, Tosetti.
Mogliadarigo
Fantini,
Franchi, Ragozzi, Cerutti.
N.12
famiglie portavano il cognome Mo ( nelle varie suddivisioni in
Allagranzina, Costabella e Lassetti)
n.09
famiglie portavano il cognome Tonetti
n.08
famiglie portavano il cognome Fantini
n.05
famiglie portavano il cognome Ragozzi
n.04
famiglie portavano il cognome Gaio
n.04
famiglie portavano il cognome Iulini
n.03
famiglie portavano il cognome Bertolini
&&&&&&&&&&&&&
(1) Così
il Ravelli in “ Valsesia e Monte Rosa”, edita
nel 1924, a pag 121 descrive Colma.
(2) Cfr.
Casalis “dizionario geografico, storico, statistico,
commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna, nel volume XXIII
edito nel 1853, in merito alla famiglia Imbrico di Valduggia.
(3) Anche
se la parrocchia si separò dalla matrice San Giorgio nel 1608,
- scrive il Lana: “infissa nella parete della chiesa di
Sant’ Antonio esiste ancora la pietra quadrilatera che serviva
di tavolo onde scrivere gli ordinati dei consigli comunali. Sovr’essa
fu nel 1608 rogato dal notaio Gio. Antonio Gentile, l’istromento
della segregazione della Colma dalla parrocchia di Valduggia”-
nello stato d’anime del 1598 (predisposto in occasione
della seconda visita pastorale di mons.Carlo Bascapè avvenuta
il 12 ottobre 1599) della parrocchia di Valduggia, non contiene
alcun cenno sulla popolazione di Colma; dunque già prima del
1608 la parrocchia di Colma doveva godere di qualche autonomia.
(4) La
frase è riferita al Comune di Varallo, ma può valere
anche per il nostro caso per le motivazioni indicate nel testo; vedi
Varallo Sesia negli status animarum di metà settecento,
di G. Garavaglia in Valsesia Sacra,Bergamo, 2009 pag.146.
(5) Cfr.
L. Peco, Il mutamento di dominio della Valle di Sesia con la
trascrizione del giornale del conte Filippo Domenico Beraudo
di Pralormo, primo pretore della Valle, ( Borgosesia, 1991. I dati
sulla popolazione valsesiana sono alle pp.159-168.
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