Colma

Colma e le sue parrocchie (anno 1838)
individui
famiglie
minuti dal centro
chiese
censimento 1977
Colma (soprannome: taranei)
282
57

S. Antonio Ab.
S.M. Maddalena

abitanti 36
Agro
8
1
40
S. Michele  
Cerianelli e Frascheja
20
4
15
  abitanti 1

Castagnola, Maretti, Colma, sono tre frazioni di Valduggia che godono di un panorama stupendo infatti da queste località si può ammirare sia la Valsesia che parte della provincia di Novara. Diverse frazioni di questa parrocchia (tra cui Bertasacco ed Isella) passarono sotto il comune di Grignasco. Nella chiesa di S.Antonio riposano le spoglie del canonico Sottile che si prodigò per tutta la popolazione Valsesiana ,in questa chiesa vi è infisso alla parete una pietra quadrilatera che serviva da scrivania su di questa il notaio Antonio Gentile nel 1608 compilò la separazione della parrocchia della Colma da quella di S.Giorgio di Valduggia. Peccato inoltre che la vecchia mulattiera che attraversa il centro del paese non sia valorizzata.


A seguito le informazioni gentilmente curate da Patrizio Mornico - Novembre 2015:

Colma è un soleggiato paesello posto quasi a sentinella della Valsesia a cavaliere di una spalla del Fenera. Ripe boscose tappezzano il versante valsesiano mentre il pendente o versante novarese va ricco di campi feraci e di ubertosi vigneti, datori di vini frizzanti tra i quali van giustamente rinomati quelli di Mollia d’Arrigo”( 1 ).

Infatti la parte dei terreni di Colma e di Castagnola che guardano verso il novarese (a mezzodì), veniva denominata “ Pendente Novareseo “Pendente “ e fu spesso oggetto di mire e di tentativi per assoggettarla al Novarese.

Una sentenza del 6 aprile del 1525 da parte del Commissario delle tasse del novarese, Francesco Caccia, sanciva che tali territori appartenevano alla Valsesia.

Ma la questione si ripropose ancora il 29 settembre 1775, in quanto in quella data veniva notificata l’aggregazione di parte del territorio di Colma e di Castagnola detto “ Pendente” all’ allora Comune di Ara.

Il reggente generale della Valsesia Avv. Giorgio Francesco Imbrico “ da buon zelante valduggese prese a sostenere le sue ragione di proprietà e giurisdizione appoggiandone ad ineluttabili documenti,per esso ricercati con gran fatica nei pubblici archivi di Valsesia e di Torino,”(2) presso il re Vittorio Amedeo III, assicurando così i territori in questione a Valduggia ed alla Valsesia.

Fatta questa breve introduzione, tento di ricostruire l’andamento demografico della parrocchia di Colma attraverso i pochi stati d’anime rinvenuti.

Infatti l’inventario dell’ archivio parrocchiale di Colma, redatto da Temporelli don Pietro, vicario economo, negli anni ’40, per la Curia di Novara, riporta come esistenti solo gli stati d’anime degli anni 1897, 1898 e 1942. Attualmente si sono trovati in buono stato i volumi relativi agli anni 1897 e 1898, mentre quello del 1942 risulta mancante.

Pare singolare che,pur essendo la parrocchia di antica fondazione,- Colma è separata da Valduggia nell’ anno 1608- (3) i libri dei battezzati e dei morti sono tenuti dal 1616-, gli stati d’anime si rivengono, come sopra ricordato, solo dal 1897.

Gli stati d’anime degli anni 1897 e 1898 (quest’ ultimo è compilato nel mese di ottobre, vedi tabella A) sono redatti dal Sac. Antonio Respigni viceparroco.

C’è poi un aggiornamento dei medesimi, sempre ad opera di don Respigni al 22/10/1900.

Vi è un ulteriore aggiornamento nell’ anno 1911 da parte di don Leonardo Fiacconi; sempre a margine di tale aggiornamento vi sono indicate le famiglie e gli individui degli anni 1920, 1921 e 1932.

Forse la penuria di stati d’anime è dovuta agli incendi. Ricordava il Lana nella “ Guida ad una gita nella Vallesesia” a proposito della Colma “ questo villaggio a motivo della sua posizioni è mancante di acqua e non ha che un pozzo. Convien provvedersi d’acqua con lunghi secchi alla distanza di circa 15 minuti. Esposto a tutte le direzioni, ne segue che sia dominato da ogni sorta di vento; laonde per disavventura avviene che si appicchi il fuoco a qualche casa, ben difficile riesce d’estinguerlo, come due incendi lo dimostrarono; l’ uno accaduto nel 1759, l’altro nel 1802, nel qual ultimo in brev’ora 22 case caddero incenerite.”

Si ritiene probabilmente che in tali frangenti siano stati posti in salvo i libri più importanti, quelli che dovevano documentare i passaggi significativi di una persona quali: battesimo, matrimonio e morte e lasciati gli altri.

La mancanza di dati antecedenti,può essere, in parte, sopperita altrove.

Infatti nelle note sulla società valsesiana contenute nei verbali della visita pastorale di Balbis Bertone (1760 e 1763) di A. Papale in Valsesia sacra, Bergamo, 2009 a pag 189 vi è indicato:

“Colma, 26 agosto 1760 famiglie 89 abitanti 396.

Incolae fere omnes cerdones (calzolai) exeuntes in plures regiones sunt”.

Anche il G. Lana nella sua pubblicazione “Guida ad una gita entro la Vallesesia” del 1840 enumera per Colma 387 individui e 78 famiglie (vedi tabella B).

Poco attendibile è invece la relazione di Filippo Domenico Beraudo conte di Pralormo e primo pretore sabaudo, dopo l’annessione della Valsesia al Piemonte avvenuta nel 1707 che riporta cifre “in qualche modo gonfiate” (4): nella relazione sono indicate per Colma 600 abitanti (5) come ne indica 700 per la sola parrocchia di Arlezze, quando sappiamo che quest’ultima nel 1762 arrivava a 229 abitanti: in soli 55 anni non si possono perdere 471 abitanti, e non si hanno notizie di eventi catastrofici che potrebbero forse spiegare tale evenienza e pertanto non se ne tiene conto.

Nell’anno 1978 la popolazione di Colma ammontava a 36 abitanti. (Cfr.delibera programmatica al piano regolatore generale del Comune di Valduggia, tabella n. 3).


Un cenno al monte Fenera e alla chiesetta ivi edificata: lasciamo la parola al Lana:

Da Colma in meno di 50 minuti si arriva alla vetta di questo Monte, donde è concessa più ampia prospettiva circolare che vi abbia in Vallesesia. Poco dopo il 1700, cioè al tempo del parroco Rasario, che morì nel 1720 fu intitolata la chiesuola sacra all’Immacolata, a San Bernardo ed a San Grato che stanno effigiati nel quadro sopra l’altare.

Tutto all’intorno non vi sono che bassi cespugli di nocciolo; e di la guardando nella regione Valsesiana di Nord-Ovest si discerne nell’ambito di otto parrocchie non meno di 42 campanili. Che abbondante testimonianza di religione!”


Della Relazione del Parroco di Colma, don Ferri Giovanni, redatta il 1° aprile 1845 in occasione della sacra visita Pastorale e che tratta dello stato personale e materiale della parrocchia, è interessate trascrivere quello che si annota in merito alla processioni:

“Si fa processione nella prima, terza e quarta domenica d’ogni mese come anche in tutte le principali solennità dell’ anno. In tali funzioni è sempre stato l’uso della parrocchiale di Colma di fare la processione. Si aggiungono quattro altre processioni, che all’ oratorio di San Bernardo (per ivi, cantare la messa) si fanno nei seguenti giorni dell’ anno e cioè il dì di San Bernardo, di San Grato, nell’ ultimo giorno delle Rogazioni e nella festa dell’Immacolata Concezione di Maria. Tutte queste processioni si fanno di giorno e non succede alcun disordine.

L’oratorio di San Bernardo non versava allora (1845) in buone condizioni tanto che in tale relazione è scritto “che si vuol ristaurare entro l’estate prossimo”.


Di seguito si elenca la popolazione di Colma degli anni 1898 e 1840 divisa per località:

tabella A)

Stato d’anime

1898

Località

famiglie

Individui

Colma centro

53

233

Rolliccia

2

9

Ovago

1

5

Cerianelli

2

11

Peccia

1

7

Paradiso

3

9

Agro

1

4

Orletto

1

7

Bertasacco

9

33

Mogliadarigo

4

19

totale generale

77

337


Tabella B)

1840 Lana


Località

famiglie

individui

Colma centro

57

282

Rolliccia



Ovago



Cerianelli

5

24

Peccia



Paradiso casa Ragozzi

4

20

Agro

1

8

Ovago ed Orletto

3

18

Bertasacco

7

28

Mogliadarigo

1

7

totale generale

78

387


Tabella riassuntiva


anno

Individui

Nuclei fam.




1760

396

89



1840

387

78



1898

337

77



1900

260

81



1911

239

69



1920

200

57



1921

229

61



1932

162

*



1978

36

*



* manca il dato





il grassetto indica che degli anni citati esiste

la suddivisione della popolazione anche per località


Il grafico evidenzia meglio, visivamente l’andamento demografico



Elenco dei cognomi rilevati nello stato d’anime del 1898

Colma ( centro parrocchiale )

Albertini, Allera, Berlassini, Belletti, Bertolini, Bianchi, Fantini, Ferioli, Franciscoli, Gaio, Iulini, Mo Allagranzina, Mo Costabella, Mo Lassetti, Peroni, Godio, Porta, Santi, Tonetti,Valli, Zacco, Zaninetti.

Rolliccia

Zaninetti, Franciscoli, Belletti.

Ovago

Bonini.

Cerianelli.

Rotti.

Peccia

Ragozzi.

Paradiso e Casa Ragazzi

Ragozzi, Tonetti.

Agro

Margaroli.

Orletto

Ragozzi.

Bertasacco

Allera, Del Vecchio, Fantini, Margaroli, Tonetti,Tosalli, Tosetti.

Mogliadarigo

Fantini, Franchi, Ragozzi, Cerutti.


N.12 famiglie portavano il cognome Mo ( nelle varie suddivisioni in Allagranzina, Costabella e Lassetti)

n.09 famiglie portavano il cognome Tonetti

n.08 famiglie portavano il cognome Fantini

n.05 famiglie portavano il cognome Ragozzi

n.04 famiglie portavano il cognome Gaio

n.04 famiglie portavano il cognome Iulini

n.03 famiglie portavano il cognome Bertolini


&&&&&&&&&&&&&


(1) Così il Ravelli in “ Valsesia e Monte Rosa”, edita nel 1924, a pag 121 descrive Colma.

(2) Cfr. Casalis “dizionario geografico, storico, statistico, commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna, nel volume XXIII edito nel 1853, in merito alla famiglia Imbrico di Valduggia.


(3) Anche se la parrocchia si separò dalla matrice San Giorgio nel 1608, - scrive il Lana: “infissa nella parete della chiesa di Sant’ Antonio esiste ancora la pietra quadrilatera che serviva di tavolo onde scrivere gli ordinati dei consigli comunali. Sovr’essa fu nel 1608 rogato dal notaio Gio. Antonio Gentile, l’istromento della segregazione della Colma dalla parrocchia di Valduggia”- nello stato d’anime del 1598 (predisposto in occasione della seconda visita pastorale di mons.Carlo Bascapè avvenuta il 12 ottobre 1599) della parrocchia di Valduggia, non contiene alcun cenno sulla popolazione di Colma; dunque già prima del 1608 la parrocchia di Colma doveva godere di qualche autonomia.


(4) La frase è riferita al Comune di Varallo, ma può valere anche per il nostro caso per le motivazioni indicate nel testo; vedi Varallo Sesia negli status animarum di metà settecento, di G. Garavaglia in Valsesia Sacra,Bergamo, 2009 pag.146.


(5) Cfr. L. Peco, Il mutamento di dominio della Valle di Sesia con la trascrizione del giornale del conte Filippo Domenico Beraudo di Pralormo, primo pretore della Valle, ( Borgosesia, 1991. I dati sulla popolazione valsesiana sono alle pp.159-168.